lunedì 14 luglio 2014

Io, Zafón e la Lettura


"Forse l'atmosfera magica di quel luogo mi aveva contagiato, ma ebbi la sicurezza che quel libro mi aveva atteso per anni, probabilmente da prima che nascessi."


Dopo aver parlato del mio primo approccio con la lettura non potevo eludere il primo autore che mi ha resa dipendente dai suoi libri e del quale posseggo l'intera bibliografia. Sto parlando di Carlos Ruiz Zafòn.
Tutti, o per sentito dire o per aver letto un suo libro, lo conoscono. È impossibile non essere rimasti anche solo per qualche minuto rapiti dalla rete della sua scrittura, ricca di particolari, suspance e intrecci sempre avvincenti. 
Ho conosciuto Zafòn circa 5-6 anni fa grazie a mia sorella che aveva comprato "L'ombra del vento". Era estate e non avevo granché da fare, così iniziai a cercare sui miei scaffali qualche trama che mi rapisse. E fu lì che la vidi: la copertina de "L'ombra del vento". Di colore bianco con al centro l'immagine in bianco e nero di un uomo e un bambino che camminavano per un vicolo di una fredda Barcellona verso il "Cimitero dei libri dimenticati". 
Cominciai a leggerlo quasi svogliatamente e in meno di un'ora non riuscivo a distogliere lo sguardo da quelle parole che insieme formavano quel favoloso romanzo. Mi sentivo proprio come Daniel: rapito dall'omonimo romanzo di Julian Carax aveva perso il sonno acquistando curiosità e foga letteraria. 
Terminai la lettura in tre giorni e, cercando informazioni su internet, venni a sapere che il Cimitero dei Libri Dimenticati non era stato rinchiuso per sempre in quel primo libro, ma aveva riaperto il suo grande portone in un secondo libro: "Il gioco dell'angelo"
Potete ben immaginare la mia reazione: SOLDI-MACCHINA-LIBRERIA.
 Mi fiondai nella seconda lettura zafoniana, simile ma completamente diversa dalla prima.
Nonostante il libro si "spacciasse" per "seguito" del "L'ombra del vento" la storia trattata non aveva alcun legame con la prima se non la scoperta del "Cimitero dei Libri Dimenticati". Nonostante ciò, anche questo romanzo esercitò su di me la stessa pressione del primo, facendomi dimenticare il mondo circostante e trasportandomi in una Barcellona ricoperta di mistero. 
Dopo "Il gioco dell'angelo" avevo già l'impressione che ci sarebbe stato un terzo libro riguardo il Cimitero dei Libri Dimenticati ma, nell'attesa mi deliziai nel collezionismo di altri romanzi di Zafòn. 
"Marina" fu il primo e, non per essere ripetitiva, ma l'ho trovato fantastico. 
Sempre il solito, ineguagliabile stile conciso e pieno di dettagli che sprofonda nel più macabro dei misteri. 
E così Zafòn manteneva il primato nelle mie letture e continuava ad arredare la mia anima con storie e personaggi favolosi.  
Diversa è stata la mia reazione con gli altri tre libri: "Il palazzo della mezzanotte"; "Le luci di settembre" e "Il principe della nebbia".
Sarà che avevo già letto i tre libri più belli di questo autore....ma questi ultimi tre non mi hanno entusiasmata più di tanto. Certo, lo stile, i particolari e la scrittura zafoniana è sempre coinvolgente..ma la trama e il corpo del romanzo mi sono sembrati davvero molto banali...Alla fine, nonostante tutto, è anche vero che sono proprio i difetti a rendere perfetti qualcuno o qualcosa. E nel 2012 ne ebbi la conferma.
FEBBRAIO 2012: finalmente il tanto atteso sequel del ciclo del Cimitero dei Libri dimenticati fa la sua comparsa nelle librerie italiane! 
Naturalmente io non attesi oltre l'orario di apertura della mia libreria di fiducia...ED ECCOLO! FINALMENTE TRA LE MIE BRACCIA: "Il prigioniero del cielo", in cui le vicende dei due romanzi precedenti ("L'ombra del vento" e "Il gioco dell'angelo") si annodano per dar vita ad un terzo intreccio in cui si svelano ulteriori dettagli su un personaggio in particolare: Fermìn
Passato e presente si fondono insieme e ci conducono nuovamente in quell'atmosfera che credevamo aver perso per sempre. 
Ed è dal 2012 che attendo un quarto libro..un sequel de "Il prigioniero del cielo" che ha un "The End" che presuppone altre avventure.
Su internet ho sentito parlare sia di un quarto libro che di un film tratto da "L'ombra del vento". Io attendo speranzosa tutto ciò con la sicurezza che Zafòn è stato e resterà per sempre l'unico autore che mi ha spinta a comprare tutti i suoi libri e, posso dire a gran voce, che è grazie a lui se oggi non posso fare a meno di leggere!

E voi conoscete Zafòn? Quali suoi libri avete letto? Qual è il vostro preferito? 
Se volete conoscere ancora meglio questo autore e i suoi libri, non perdetevi il prossimo articolo in cui inserirò una classifica di tutti i libri zafoniani! BUONA LETTURA! 

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2 commenti:

  1. La classifica mi interessa, i primi due e Le luci di settembre li ho in ebook ma non ne ho letto nessuno e non saprei da quale cominciare.
    Aspetto il prossimo post!

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    1. Ti consiglio i primi due. Le luci di settembre non è un granché ;-)

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