lunedì 28 luglio 2014

TEST: Ti consiglio un libro...


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Alla fine del test, dopo che avrete risposto alle domande poste, verrà fuori un consiglio di lettura per voi! Fatemi sapere il vostro risultato!! Spero che questo nuovo test libroso vi sia d'aiuto!


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venerdì 25 luglio 2014

Intervista ad Elizabeth Bennet, protagonista del libro "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen



ATTENZIONE: L'intervista che state per leggere è ovviamente frutto della mia fantasia! Niente di tutto questo è avvenuto davvero nè tanto meno l'autrice del libro ha scritto altro in merito al romanzo. Buona lettura! 


25 Luglio 1798
TENUTA DI PEMBERLEY (Inghilterra)
Un grosso salto nel passato per entrare nella meravigliosa tenuta di Pemberley ed intervistare Elizabeth Bennet, protagonista del romanzo "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen, che si è gentilmente offerta di rispondere ad alcune domande sulla sua vita e su quella delle persone a lei care.


- Buonasera Mrs Darcy. Lasci che le dica quanto la sua storia abbia coinvolto noi lettori! Soprattutto le ragazze, dopo averla letta, ne sono rimaste così ammaliate che si sono quasi messe alla ricerca del proprio Mr Darcy.
Ebbene siamo qui oggi per poterle fare qualche domanda, grazie per averci ricevuti. 
Abbiamo letto tutti di come si sia ben sistemata nella tenuta di Pemberley assieme a Mr Darcy e a sua cognata Mrs Georgiana e di come sia felice di avere sua sorella Jane a soli trenta miglia da lei.
A distanza di due anni vorremmo chiederle: come procede la sua vita? Ci sono stati cambiamenti? -

Buona sera a lei. La prego mi chiami Lizzie, sono sempre stata contraria verso gli appellativi che il matrimonio comporta, ma siamo liberi di scegliere se usarli o meno e io ho scelto di lasciarmi chiamare Mrs Darcy solo durante gli eventi in società e quando ho il piacere (o dispiacere) di conoscere qualche signora o signore amici di mio marito. Non mi fraintenda..amo Fitzwilliam, ma di certo, l'amore non si misura dal nome con cui ti lasci chiamare dopo il matrimonio e questo lo sa bene lui quanto io stessa, anche se sembra essere estraneo alla maggior parte delle donzelle che abitano questo secolo.
Ma torniamo alla sua domanda: come procede la mia vita? Sono così onorata di annunciare che mai cosa più vera affermai quando mi dichiarai felice con tanta ragione nelle mie parole. La società in cui ho vissuto e in cui vivo tutt'ora mi aveva quasi persuasa sul fatto che rari sono i veri amori e così la maggior parte delle giovinette è attratta più dalla fortuna che dalla personalità dello scapolo in questione. Ad oggi posso certamente  smentire questa "verità universalmente riconosciuta", almeno per quanto riguarda me stessa o altrimenti non potrei dichiararmi  così felice. Non avrei mai creduto di poter amare così tanto qualcuno e, ogni mattina, al mio risveglio, non posso che essere grata ai miei occhi per essersi posati nei suoi a quel ballo e, quando guardo Fitzwilliam, posso ben essere certa che anche per lui sia lo stesso. È molto più abile di me ad esprimere i suoi sentimenti (pur sembrando un uomo molto composto) e più volte ha espresso il suo amore nei miei confronti rendendomi la donna più felice dell'intera Inghilterra, ragion per cui sono sempre più convinta delle mie scelte! 
Per quanto riguarda "i cambiamenti" non ce ne sono stati molti. Ci ritroviamo più volte a passare il nostro tempo con Jane e Bingley nella tenuta e a volte si uniscono alle nostre passeggiate anche Georgiana e Kitty, che ormai e diventata una donna tanto bella quanto intelligente e, credo, che proprio per questa seconda sua qualità sia diventata di certo più attenta nella ricerca di un giovane uomo da maritare. Felicità immensa poter essere circondata da persone che amo così tanto, eppure la mia spensieratezza finisce più volte per tramutarsi in immensa tristezza. Ciò è dovuto al ricordo del mio caro padre che si fa ogni giorno più stanco ed impossibilitato per venire a trovarmi. Per fortuna il rapporto epistolare ci permette di sentirci molto spesso, ma a volte, la mancanza è così forte che subito mi balena l'idea di raggiungerlo in carrozza. Tra pochi giorni comunque lo rivedrò. Per l'estate lui e la mia adorata madre si ritagliano qualche settimana da passare nella tenuta insieme alle proprie figlie come un tempo, quando abitavamo le stessa casa. 


- Nel suo racconto non ha menzionato sua sorella Lydia. Posso chiederle come mai? Cosa è successo tra voi?

Certamente. Non ho menzionato Lydia volutamente in quanto sono parecchi mesi che non abbiamo sue notizie. Credo che non sia colpa sua, ma di suo marito Mr Wickham. 
Nell'ultima lettera di mia sorella venni a sapere che suo marito era entrato in un cattivo giro di affari (come di sua abitudine d'altronde) e per la prima volta Lydia mi faceva esplicita richiesta di un prestito monetario per aiutarli. Mi disse di non farne parola con Mr Darcy ma la mia preoccupazione fu tale che dovetti parlarne a mio marito. Gli dissi che avrei voluto invitare mia sorella Lydia a Pemberly per poter parlare con lei in modo più esplicito e, poichè nella sua lettera avevo letto un velo di preoccupazione abbastanza evidente, avrei voluto consolarla anche solo con un abbraccio. Fitzwilliam non si disse contrario e così mi recai al mio scrittoio per inviarle una lettera di invito. Dopo alcuni giorni ricevetti la sua risposta in cui mi ringraziava per la cortesia dimostratele, ma tutto si era sistemato e non aveva più bisogno del mio aiuto. Pur conoscendo il carattere poco maturo di mia sorella Lydia, rimasi così male per la sua risposta che decisi di non scriverle almeno fino a quando la mia rabbia non fosse scemata. Lei fece lo stesso fino al giorno in cui ricevetti un'ulteriore richiesta di aiuto economico. Ammisi a questo punto quello che avevo capito già molto tempo prima ma che non ero mai riuscita ad ammettere apertamente: l'immaturità di Lydia l'aveva portata a diventare come suo marito cosicché si limitava a scrivermi solo quando le circostanze lo richiedessero e queste circostanze erano per lei i problemi economici di Mr Wickham. Certamente non risposi alla sua lettera ed è da quel giorno che non ho più notizie di mia sorella, come del resto anche Jane e i miei genitori. Non riesco ancora a capire come si possa riuscire a fare meno della propria famiglia!


- E il rapporto con la sua amica Charlotte è rimasto lo stesso? -

No di certo. Il tempo ha rafforzato la nostra amicizia. Purtroppo è stata molto impegnata per la nascita della bambina e siamo riuscite ad incontrarci solo una volta in due anni. Adesso è nuovamente incinta ma abbiamo già stabilito che andrò a trovarla subito dopo l'estate, quando la mia famiglia avrà lasciato la tenuta. Nel frattempo non c'è giorno in cui non le scriva. A volte mi ritrovo a scriverle una doppia lettera che le mando a distanza di un giorno dalla prima. Mi preoccupo di aggiornarla minuziosamente su tutto ciò che accade qui e anche lei fa lo stesso. È così scrupolosa nel raccontarmi ogni dettaglio che, pur non avendo mai visto la sua piccola, posso benissimo immaginarmela -*sorride*-
Ahimè sono così triste a volte quando ripenso alla nostra amicizia. Siamo come sorelle e le devo molto. Anche Fitzwilliam prova un forte affetto nei confronti di Charlotte. Credo di poterla definire una sorella al pari di Jane. La nostra amicizia sopravvive nonostante la distanza e il tono che usiamo nelle lettere è lo stesso che usavamo quando ancora le nostre strade erano congiunte. A volte leggendo le sue lettere mi pare quasi di sentire la sua voce. 
Non smetto mai di ripeterle che è solo grazie a lei se oggi sono qui felice ed innamorata. È nella sua casa che il mio odio si è trasformato in amore e non le sarò mai abbastanza grata per questo. Non vedo l'ora di rivederla...


- Un'ultima domanda Lizzie e poi sarà libera di andare. 
Cosa vede nel suo futuro? -

Vedo me, Fitzwilliam e i nostri figli vivere felici nella tenuta. A volte mi sorprendo a pensare che sarebbe bellissimo se i miei genitori venissero a vivere qui con noi ma, subito dopo, quasi riportata alla realtà da un brusco suono, mi ricredo: ho vissuto la maggior parte della mia vita sotto lo stesso tetto di mia madre e le voglio un bene immenso ma, ahimè, è così difficile a volte riuscire a sopportarla che non so come facciano mio padre e mia sorella Mary a non dare di matto -*ride*-
Tutto sommato non potrei immaginare un futuro senza di lei e so già che appena la rivedrò, tra qualche giorno, non potrò fare a meno di tornare bambina anche solo per un secondo e lasciarmi così coinvolgere dal suo modo di fare che, devo dirlo, a volte mette davvero allegria anche a Mr Darcy. Rimanga tra noi: a volte mio marito sembra divertirsi davvero tanto in compagnia della suocera, anche se lei non fa altro che ripetergli che le piacerebbe poter diventare nonna.
Naturalmente io e Fritzwilliam abbiamo più volte parlato di eventuali figli e ne vorremmo almeno quattro ma, da brava sorella minore, vorrei che fosse Jane la prima a regalare la gioia di essere nonni ai nostri genitori.
Devo ammettere che ci sta mettendo decisamente troppo e credo che verrò meno a questa promessa...D'altronde ci trovo molto gusto ad infrangere le regole -*ride*-


- Grazie Lizzie. È stata davvero una grande emozione poter parlare un po' con lei e sapere che la sua storia sia andata così avanti e non si fermerà di certo. Lei e Mr Darcy continuerete a trasmetterci grandi emozioni e noi lettori le siamo grati per tutto ciò -



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mercoledì 23 luglio 2014

Non puoi non aver letto...


Vi propongo un elenco di libri che, secondo me, bisogna aver letto almeno una volta nella vita. Divertitevi a segnare quanti di questi fanno parte della vostra libreria e, se vi va, lasciatemi un commento per confrontarci. Non preoccupatevi se non ne avete letti molti tra quelli elencati...Anche io che ve li sto indicando non li ho letti tutti...BUONA LETTURA!



"Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry


TRAMA: E' la storia dell'incontro tra un aviatore, costretto da un guasto ad un atterraggio di fortuna nel deserto, e un ragazzino alquanto strano, che gli chiede di disegnargli una pecora. Il bambino viene dallo spazio e ha abbandonato il suo piccolo pianeta perchè si sentiva troppo solo lassù: unica sua compagna era una rosa. Un libro che si rivolge ai ragazzi e "a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più", come dice lo stesso autore nella dedica del suo libro.

- Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore. -
STATO: Letto! 




"Piccole Donne" di Louisa May Alcott


TRAMA: Meg, Jo, Beth e Amy, quattro sorelle dal carattere molto diverso, si trovano improvvisamente ad affrontare la guerra: devono cambiare la propria vita per sostenere la mamma, mentre il padre è nell'esercito. Decidono così di fronteggiare le difficoltà con allegria e spirito di iniziativa... 
-Dividete il vostro tempo fra il lavoro e lo svago e fate in modo che ogni giornata sia utile e piacevole per dimostrare, impiegando bene il vostro tempo, che ne capite il valore. Così la vostra gioventù darà bella, la vecchiaia non vi porterà troppi rimpianti e la vostra vita sarà un bel successo, pur nella povertà.-
STATO: Letto! 




"Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen


TRAMA: Racconta la storia di cinque sorelle con caratteri e modi di reagire completamente diversi, e dei loro genitori, Mr e Mrs Bennet la prima priva di delicatezza e di eleganza e il marito gentiluomo intelligente e rispettato. La vita dei protagonisti scorre normalmente tra lavori da svolgere in casa e passioni che si soddisfano, ma quando arriva a Netherfield il ricco e ancora scapolo Mr Bingley con le sorelle e un amico, le giornate di tutti gli attori di questo romanzo cambiano rapidamente e aumenta sempre di più il desiderio di Mrs Bennet di dare in moglie una delle sue figlie al nuovo arrivato. E’ durante un ballo che Jane, la maggiore tra le sorelle e Mr Bingley si conoscono e si innamorano. Ma oltre questo amore a prima vista c’è un’altra storia che dal fondo acquista sempre maggiore valore diventando la scena principale di tutto il racconto, ed è l’incontro che mette in evidenza la contrapposizione mossa dal desiderio tra Darcy, amico di Mr Bingley ed Elizabeth. L’odio iniziale tra i due è la colonna portante del romanzo, poiché spiega la superficialità istintiva dell’uomo e la testardaggine nel credere che la prima impressione sia quella giusta. Darcy appare dalle prime battute come un ragazzo orgoglioso, distante, altezzoso, convinto che grazie alla sua estrazione sociale e alla sua fortuna economica non può ricevere nessun rifiuto, e non si esime dal fare commenti poco piacevoli sulla famiglia Bennet, in particolare su Elizabeth, mentre quest’ultima prendendo da subito in antipatia Darcy, basa tutta la sua conoscenza sul pregiudizio, quella d’impatto, che ti fa credere di poter sapere tutto di una persona attraverso i racconti e le dicerie sul suo conto, senza andare a fondo, senza scavare.Una storia d’amore unica, che apre la visuale, che fa riflettere sui propri errori, visto che è un difetto umano quello di vivere tra l’orgoglio e il pregiudizio. Un amore romantico che va oltre la classe sociale da cui si proviene, che supera i propri limiti e trasporta con passione in un altro spazio.
- Sono la creatura più felice dell’universo. Forse altri lo hanno detto prima di me, ma nessuno con tanta ragione. -
STATO: Letto! 




"Lettera a un bambino mai nato" di Oriana Fallaci


TRAMA: Il libro è il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando alla maternità non come a un dovere ma come a una scelta personale e responsabile. Una donna di cui non si conosce né il nome né il volto né l'età né l'indirizzo: l'unico riferimento che ci viene dato per immaginarla è che vive nel nostro tempo, sola, indipendente e lavora. Il monologo comincia nell'attimo in cui essa avverte d'essere incinta e si pone l'interrogativo angoscioso: basta volere un figlio per costringerlo alla vita? Piacerà nascere a lui? Nel tentativo di avere una risposta la donna spiega al bambino quali sono le realtà da subire entrando in un mondo dove la sopravvivenza è violenza, la libertà un sogno, l'amore una parola dal significato non chiaro.
- Eppure, o proprio per questo, essere donna è così affascinante. E’ un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede d’essere ascoltata. Essere mamma non è un mestiere. Non è neanche un dovere. E’ solo un diritto fra tanti diritti. Faticherai tanto a ripeterlo. E spesso, quasi sempre, perderai. Ma non dovrai scoraggiarti. Battersi è molto più bello che vincere, viaggiare è molto più divertente che arrivare: quando sei arrivato o hai vinto, avverti un gran vuoto. Sì, spero che tu sia una donna: non badare se ti chiamo bambino. - 
STATO: Letto! 


"Cime tempestose" di Emily Brontë


TRAMA: Per Heathcliff e Catherine la gioia più grande è fuggire nella brughiera e restarci tutto il giorno. Sono spiriti liberi, selvaggi, ribelli. A loro non importa delle convenzioni sociali, di cosa pensano gli altri nel vedere insieme lui, semplice stalliere, e lei, ragazza di buona famiglia. Si piacciono, si amano. Almeno fino a quando non entra in scena Edgar: bello, ricco e raffinato. È così che il cuore di Catherine si spacca: da un lato la passione divorante per Heathcliff, sua anima gemella; dall'altro l'attrazione per Edgar e le lusinghe di una vita aristocratica. Una storia senza tempo, il racconto di un amore tormentato e di un legame fortissimo, indistruttibile, così potente da sconfiggere la morte.
- Non voglio giacere là tutta sola; possono seppellirmi a quattro metri di profondità, la chiesa intera può crollarmi addosso, ma non avrò pace se tu non sarai con me.. mai! -
STATO: Non letto!  


"Jane Eyre" di Charlotte Brontë 


TRAMA: Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nele soffitte del suo tetro palazzo.
- Mai è esistita una donna così vicina al proprio compagno quanto lo sono io, carne della sua carne. Non sono mai stanca della compagnia del mio  Edward né lui della mia, come se avessimo un solo cuore che batte nei nostri petti -
STATO: Non letto! 


"1984" di George Orwell


TRAMA: Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo. L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva".
- In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo? -
STATO: Letto! 


"Cuore" di Edmondo De Amicis


TRAMA: Il diario di Enrico, un bimbo torinese di terza elementare, ci conduce per mano giorno dopo giorno attraverso le diverse tappe di un anno scolastico denso di avvenimenti gioiosi e tristi. Lo scrivano fiorentino, la maestrina dalla penna rossa, il severo maestro Perboni, il buon compagno Garrone, il povero figlio del carbonaio sono tra i piccoli grandi protagonisti dell'Italia risorgimentale che in questo libro prende vita ancora oggi, a oltre cento anni dalla pubblicazione. Straordinarie storie di eroismi quotidiani capaci di imprimersi nel cuore dei lettori odierni come di quelli di un secolo fa, lasciando un ricordo indelebile.
- Aveva l'anima piena di tenerezza alle volte; ma l'orgoglio non la lasciava uscire. -
STATO: Non letto! 


"Che tu sia per me il coltello" di David Grossman


TRAMA: In un gruppo di persone, un uomo nota una donna sconosciuta che sembra volersi isolare dagli altri. Yair, commosso da quella che egli interpreta come un'impercettibile e ostinata difesa, le scrive una lettera, proponendole un rapporto profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo. Più che una proposta è un'implorazione e Myriam ne resta colpita, forse sedotta. Un mondo privato si crea così fra loro e in questo processo di reciproco avvicinamento Yair e Myriam scoprono l'importanza dell'immaginazione nei rapporti umani e la sensualità che si nasconde nelle parole. Finché Yair si rende conto che le lettere di quella donna stanno aprendo un varco dentro di lui, chiedendogli con imperiosa delicatezza una inaspettata svolta interiore. Romanzo avvolgente e "impudico" di uno dei più grandi autori contemporanei, Che tu sia per me il coltello mostra a ognuno di noi quanta strada e quanto coraggio occorrano per arrivare a toccare con pienezza l'anima (e il corpo) di un altro essere umano.
- È una legge non scritta: chi vuole starmi vicino deve assumersi la responsabilità della mia anima. Perchè qualunque idiota può capire come sia facile uccidermi. Uno sguardo ben mirato basterebbe. Sono convinto che da qualche parte, dentro me, c’è un punto vulnerabile che chiunque, anche uno sconosciuto, può vedere e colpire. Eliminarmi con una parola. -
STATO: Non letto! 


"Anna Karenina" di Lev Tolstoj


TRAMA: Anna Karenina parla dell'unico reale problema dell'uomo. Oggi come due secoli fa. Come può perdurare l'amore? Tutto quello che occupa le nostre vite, dai problemi politici alle piccole incombenze di tutti i giorni, non è altro che una via molto lunga per capire come amare ed essere amati. Levin, Kitty, Vronkji, Anna, Dolly, Stiva stanno lì al nostro posto tentando di conciliare i desideri più profondi dell'uomo: la passione per la bellezza e l'aspirazione alla pace.
- Scese, evitando di guardarla come si evita di guardare il sole, ma la vedeva come si vede il sole anche senza guardarlo. -
STATO: Non letto! 


"Diario" di Anna Frank


TRAMA: Poche pagine, e all'immagine della scuola, dei compagni e di amori piú o meno immaginari, si sostituisce la storia della lunga clandestinità: giornate passate a pelare patate, recitare poesie, leggere, scrivere, litigare, aspettare, temere il peggio. «Vedo noi otto nell'alloggio segreto come se fossimo un pezzetto di cielo azzurro circondati da nubi nere di pioggia», ha il coraggio di scrivere Anne. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell'esperienza degli altri clandestini. La prima edizione del Diario subí tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Ora il testo è stato restituito alla sua integrità originale, e ci consegna un'immagine nuova: quella di una ragazza vera e viva, ironica, passionale, irriverente, animata da un'allegra voglia di vivere, già adulta nelle sue riflessioni.
- Una cosa però l'ho imparata: per conoscere bene la gente bisogna averci litigato seriamente almeno una volta. Solo allora puoi giudicarne il carattere.-
STATO: Letto! 


 "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino


TRAMA: E' un romanzo sul piacere di leggere romanzi: protagonista è il lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro. Un viaggiatore, una piccola stazione, una valigia da consegnare a una misteriosa persona... Da questa premessa si possono snodare innumerevoli vicende, ma sono dieci quelle che l'autore propone in questo sorprendente e godibilissimo romanzo.
- Mi piace sapere che esistono libri che potrò ancora leggere. -
STATO: Non letto! 


"Se questo è un uomo" di Primo Levi


TRAMA: Primo Levi reduce da Auschwitz pubblicò il libro nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei saggi e da allora viene ristampato e tradotto in tutto il mondo. Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura e compostezza già classiche. E' un'analisi fondamentale della composizione e della storia dei Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.
- Ci dicemmo allora, nell'ora della decisione, cose che non si dicono fra vivi. Ci salutammo, e fu breve; ciascuno salutò nell'altro la vita. Non avevamo più paura. -
STATO: Letto! 


 "L'amore ai tempi del colera" di Gabriel García Márquez 



TRAMA: Un amore romantico e infinito, capace di pazientare, con fede incrollabile, per "cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese". Tanto deve infatti aspettare Florentino Aziza, poeta e proprietario della Compagnia Fluviale del Caribe, prima di poter finalmente vedere realizzato il suo sogno con Fermina Daza, la più bella ragazza della Colombia. La cronaca di una lunga e fiduciosa attesa, di un desiderio che non si sopisce ma viene accresciuto dagli anni, superando tutti gli ostacoli. Una storia d'amore e di speranza con la quale, per una volta, Márquez abbandona la sua abituale inquietudine e il suo impegno di denuncia sociale, per raccontare un'affascinante epopea di passione e di ottimismo. Un romanzo atipico e splendido da cui emergono il gusto intenso per una narrazione corposa e fiabesca, le colorate descrizioni dell'assolato Caribe e della sua gente.
- Ben presto si rese conto che la voglia di dimenticarlo era lo stimolo più forte per ricordarlo. -
STATO: Non letto! 


"Cecità" di Josè Saramago


TRAMA: In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.
- A mio parere, non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo. Ciechi che vedono. Ciechi che, pur vedendo, non vedono. -
STATO: Non letto! 


Questi sono, secondo me, i libri che devono essere letti almeno una volta nella vita! Ne ho contati 15 di cui ne ho letti 7. 
Di sicuro ne avrete da aggiungere molti altri..Mi piacerebbe sapere quali libri aggiungereste a questo elenco. Se vi va lasciatemi un commento in cui mi scrivete quali di questi avete letto e quali secondo voi sono libri che DEVONO necessariamente far parte di una biblioteca casalinga. Vi aspetto!


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