mercoledì 17 settembre 2014

Lettera di Hazel ad Augustus...


ATTENZIONE: La lettera che state per leggere è ovviamente frutto della mia fantasia! Niente di tutto questo è avvenuto davvero nè tanto meno l'autore del libro ha scritto altro in merito al romanzo. Buona lettura!


17 Settembre 2014

Caro Augustus,
finalmente sono riuscita a prendere carta e penna per scriverti due righe. Mi ero ripromessa di farlo qualche giorno dopo il tuo funerale. Ti avrei scritto ogni giorno. Saresti diventato il mio diario segreto. Tutte le ragazze hanno un mucchio di fogli su cui scrivono le loro cose, io avrei avuto te, Augustus Waters: il mio personale confidente conservatore di memorie. Suona bene, vero? Il fatto è che non sono riuscita a farlo.
L'ho letta sai? La lettera che avevi mandato a Van Houten. Quel vecchiaccio è riuscito a farmela recapitare. La leggo ogni sera, ogni mattina, ogni volta che vorrei tenerti accanto...che poi sarebbe SEMPRE...Si...la leggo in ogni ora della mia giornata..è diventata mia amica inseparabile, guai ad uscire di casa senza quei fogli in borsa. Hai scritto di essere uno scrittore di merda, ma il fatto è che è difficile scrivere qualcosa di sensato alla persona che ami quando sai che stai per perderla per sempre. Anche io, adesso, avrei dovuto scriverti qualcosa di più intelligente e invece mi sto perdendo in mille chiacchiere insensate. Eppure è così che mi sento: senza senso. Mi hai lasciata nell'oblio, nel buio totale e gli unici momenti in cui ho la forza di sorridere e parlare sono quelli in cui vengo a trovarti in quel freddo parco che i vivi chiamano "cimitero". 
-Hazel Grace Lancaster- mi diresti -cosa mi fai sentire?!? La vita è meravigliosa, vivila al meglio, fai tutto ciò che ti serve per essere ricordata, osa e sii felice. Non pensare a me..o meglio, pensaci ma non tra le lacrime. Okay?- e io ti risponderei -Okay!- perchè OKAY è e sarà per sempre il nostro SEMPRE. 
E così quando scivolo nel baratro della solitudine e della tristezza ripenso al nostro primo incontro: letteralmente nel cuore di Gesù. Ci hanno sempre insegnato che Quel Suo Cuore è capace di serbare amori immensi e, ironia della sorte, è proprio lì che è nato il nostro.
Avevi paura dell'oblio. Così avevi detto. Avevi paura di non essere ricordato. Ti farà piacere sapere che nessuno ti ha dimenticato. Ieri sono venuta a trovarti e ho incontrato tua madre. Stavo per mettermi a piangere, poi l'ho vista  e mi sono trattenuta. Non mi piace mostrare la mia debolezza, soprattutto a chi ha più motivi di me per essere debole e lei bè, ha perso un figlio. Le sono andata incontro e l'ho tenuta tra le braccia. Poco dopo siamo andate in giro insieme a cercare dei tulipani arancioni. Li abbiamo trovati  e siamo venute a portarteli. Ho anche sostituito il vecchio pacchetto di sigarette. La pioggia dello scorso venerdì aveva rovinato il precedente. 
Scrivo, scrivo e scrivo senza fermarmi, per sentirti più vicino. Funziona sai? Ho come l'impressione che tu sia qui con me. Credevo che una volta morti non restasse più nulla di noi. Solo un vago spazio da riempire con altre occupazioni. Ma mi sono ricreduta. Tu sei qui. Ti sento. Mi sveglio al mattino dopo un sogno in cui eravamo insieme e ti sento nel sole caldo che mi accarezza il viso. La sera prima di dormire spengo le luci e ti vedo nel fioco fascio di luce che emette la luna verso la mia finestra. Vengo a trovarti ogni pomeriggio e tutte le volte trovo fiori freschi e il pavimento spazzato. Non sei solo. Non sono sola. 
A volte sento che potrei soffocare (e posso assicurarti che non sono i miei polmoni a darmi questa sensazione) e nonostante ciò non mi sento sola! 
Mi sono aggrappata ad un'illusione dici? E allora resterò così per sempre. Ho bisogno di questa illusione, ho bisogno di scriverti, di immaginarti qui accanto a me che mi osservi da dietro "Un'imperiale afflizione" con il tuo sguardo pieno di interesse e curiosità. Quel libro non ha un seguito. La nostra storia sì. Io ti prometto, Augustus Waters, che mai nessuno si dimenticherà di te. Racconterò al mondo intero la storia del ragazzo delle metafore. Racconterò del suo ottimismo, della sua ironia, della sua forza e della sua voglia di vivere. Il mondo gli aveva fatto male, ma lui ha continuato ad andare avanti sorridendo senza mai stancarsi. Un bel giorno ha incontrato una ragazza. Lei era il suo opposto. Persa e disperata. Aspettava rassegnata il giorno del giudizio. Viveva per inerzia. Faceva ciò che faceva solo per tener contenti i suoi genitori. Si considerava una granata. Pronta ad esplodere e a lasciare intorno a sè solo vuoti e detriti. Lui è riuscita a cambiarla. Le ha trasmesso la sua ironia, la sua voglia di vivere. Hanno passato insieme poco tempo ma hanno vissuto più avventure di quante ce ne siano in un'intera vita.
Racconterò questa storia e ti assicuro che continuerai a vivere in chiunque avrà orecchie per ascoltarla. 
Mi hai dato un per sempre nei miei giorni contati. È venuto il momento di ricambiare il favore.
Ho paura a chiudere questo flusso di pensieri. Ho solo buttato qualche parola qua e là, lo so...forse avrei dovuto parlarti di qualcosa di più divertente....-Sono io quello che è morto Hazel Grace, fammi ridere un po'- mi avresti detto e forse se mi mettessi una sigaretta spenta tra le labbra sorrideresti davvero. A volte lo faccio sai? Anzi...lo faccio proprio adesso, per te. Hazel Grace. La ragazza collegata ad un respiratore, con i polmoni che non fanno il loro lavoro come dovrebbero, con una sigaretta tra le labbra. È inaudito. Una cosa mostruosa. E invece no. Non è affatto mostruoso. E lo sappiamo solo noi. È una metafora: metti la cosa che potrebbe ucciderti tra le labbra ma non le dai il potere di farlo. Dai...L'immagine di una sedicenne collegata per il naso ad un carrellino che sostiene una bombola d'ossigeno e che cammina con una sigaretta spenta in bocca tra gli sguardi curiosi colmi di pietà e disapprovazione non può non farti ridere. Sto sorridendo anch'io e sai bene che è raro che succeda, soprattutto dopo tutto quello che è successo. Okay, okay, okay..non ricomincio.
mmmmmm..devo scriverti più spesso Gus, mi prende il buonumore. 
Isaac mi ha appena scritto che gli piacerebbe venire a trovarti nel pomeriggio e credo che sia arrivato il momento di chiudere...ma solo momentaneamente. Ho preso coraggio ormai e sarà difficile per te non essere sommerso da tutte le mie carte. Ho deciso: ti scriverò ogni giorno. Il nostro amore diventerà una metafora. La metafora del "per sempre" perchè è "per sempre" che tu resterai con me. Dovrei essere più razionale? Augustus Waters, proprio lei mi dice questo? Lei che mi ha mostrato l'irrazionalità insita nella vita conducendo due ragazzi che insieme facevano 2 polmoni e 3 gambe ad Amsterdam?!?? Non glielo permetto. 
Ah...ecco cosa dovevo dirti....Al cuore letterale di Gesù abbiamo appeso al muro una tua foto. Sotto ci abbiamo scritto: AUGUSTUS WATERS, BRAVO RAGAZZO, FIDANZATO DOLCE, AMICO FIDATO, FIGLIO AMOREVOLE. Isaac poi ci ha fatto aggiungere: A VOLTE BASTARDO, anche se non tutti erano d'accordo.
Ed è così. Ci sono tanti modi per ricordati. Semplicemente come amico, come figlio o come fidanzato. E poi c'è il modo "alla Hazel Grace". Io ti ricordo come L'UNICO RAGAZZO DELLA MIA VITA CHE MI HA SALVATA DAGLI EFFETTI COLLATERALI DEL MORIRE REGALANDOMI AMORE, SPERANZA E SORRISI. Il ragazzo che ricorderò per sempre e che non vedo l'ora di rivedere una volta che lo avrò raggiunto. Chissà, magari anche lassù c'è un posto come Amsterdam che potremo visitare con 4 gambe e 4 polmoni per vivere un secondo sogno e bere stelle.
Aspettami amore mio, okay?
Tua per sempre
Hazel Grace Lancaster


SE QUESTO ARTICOLO È STATO DI TUO GRADIMENTO LASCIA PURE UN LIKE QUI SOTTO.

Nessun commento:

Posta un commento